Intitolata al vigile eroe Maurizio la caserma dei pompieri di Pescara

PESCARA – Da oggi la caserma del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara è intitolata al vigile-eroe Maurizio Berardinucci, scomparso il 26 ottobre del 2013, in seguito alle gravissime ferite riportate nell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio di Villa Cipressi di Città Sant’Angelo, avvenuta il 25 luglio del 2013, e che provocò il decesso di altre quattro persone, tutte appartenenti al nucleo familiare Di Giacomo, titolare dell’azienda. Questa mattina l’intitolazione della caserma é avvenuta alla presenza dei vertici dei Vigili del Fuoco. Presenti fra gli altri il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, il capo dipartimento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco prefetto Alberto Di Pace, il capo del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco Gioachino Giomi, il comandante regionale Giorgio Alocci e il comandante provinciale Giancarlo De Risio. Presenti le autorità militari e politiche regionali, e tanti semplici cittadini. Alla cerimonia ha partecipato la Banda Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Il ricordo di quel 25 luglio. Il sottosegretario Bocci ha ricordato quel 25 luglio: "Partimmo subito, dopo le prime notizie, per arrivare a Pescara. Fu una giornata drammatica. La ricordo come se fosse oggi. Andammo sul luogo della tragedia e poi in ospedale a trovare i feriti. Parlai con la famiglia Berardinucci, con la moglie del nostro Maurizio sperando di rivederlo presto in questo Comando che oggi gli viene intitolato. Oggi é una giornata di dolore e ricordo, ma anche di ringraziamento a chi ha perso la vita nel compimento del suo lavoro. Maurizio rappresenta il coraggio e l’amore che tutti i vigili del fuoco mettono nel proprio lavoro. E oggi in questa giornata vogliamo ricordare tutti gli uomini e le donne di tutte le forze dell’ordine che hanno perso la vita nel compimento del loro dovere. Sono oggi loro a rappresentare una delle pagine più belle del nostro Paese". Il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi ha sottolineato come "il nome di Maurizio conferisce valore e onore al nostro Corpo che oggi ha dimostrato ancora una volta di essere una grande famiglia. Il nome di Maurizio resterà impresso per sempre in questo edificio, ma soprattutto resterà per sempre il suo ricordo. La sua perdita ci fa soffrire e ci addolora profondamente, ma gli siamo grati per l’esempio che ci ha lasciato".

Cinque medaglie d’oro. Nel corso della cerimonia il sottosegretario Gianpiero Bocci ha consegnato una medaglia d’oro alla memoria alla signora Patrizia, moglie di Maurizio Berardinucci e medaglie d’oro al valor civile al capo squadra Rolando Flacco, e agli altri vigili Gabriele Salvatorelli, Renato De Luca e Marcello Di Cerchio che intervennero per primi sul luogo dell’esplosione, restando feriti. Prima della cerimonia in viale Pindaro si era tenuta una messa in suffragio presso la cattedrale di S. Cetteo, tenuta dall’arcivescovo Tommaso Valentinetti, e alla quale hanno preso parte anche alcuni membri della famiglia Di Giacomo, duramente colpita dall’esplosione del 25 luglio.